In occasione della festa di Halloween, che si celebra il 31 Ottobre di ogni anno, l’usanza nazional popolare d’oltreoceano “Trick or Treat” (dolcetto o scherzetto) è giunta anche in Italia, dall’America.
In realtà, la festa dell’horror per eccellenza ha origini celtiche, e non Americane come – erroneamente – si pensa.
Halloween (dall’inglese “All Hallow’s Eve”, avente il significato di “Vigilia di tutti i Santi”) viene tradizionalmente collegato al capodanno celtico di Samhain: ciò che gli antichi Celti celebravano a Samhain era la sacra relazione della vita con la morte. Niente a che vedere dunque con il terrore dei morti in cerca di nuovi corpi da possedere.
Piuttosto era la festa della comunione, dell’unità tra i vivi e i morti, dei quali non si aveva paura e ai quali si portava rispetto.
Ragion per cui si spiegano alcuni gesti tradizionali, come far trovare le luci, perché i morti potessero ritrovare la via, far trovare del cibo sulle tavole, perché gli antenati trovassero i loro cari, ancora vivi, felici per la loro visita e pronti ancora a far trovare loro il cibo.
Oggi Halloween è una giornata di festa dedicata alla zucche intagliate, ai travestimenti spaventosi, e caratterizzata del celeberrimo rito “dolcetto o scherzetto?” recitato dai bimbi che girano di casa in casa muniti di sacchetto per raccogliere le caramelle, o di perfidi scherzetti da compiere verso il malcapitato padrone di casa.
In virtù del clima golosamente festoso, ad Halloween si creano dei veri e propri banchetti a tema, modellando in chiave mostruosa snack e biscotti.
Per la vostra tavola di Halloween, io vi propongo questi mostruosi panini delle streghe!
Trattasi di panini al nero di seppia con burger di seppie: una versione horror dei celeberrimi panini soffici.
Per realizzare i panini al nero di seppia, soffici e gustosi, potete optare per la classica lievitazione in giornata, oppure – come ho fatto io – realizzare l’impasto la sera prima, lasciarlo maturare in frigo tutta la notte, quindi farlo lievitare l’indomani.
Per i fish-burger, invece, potete optare per ciò che più vi piace: io ho utilizzato la seppia, cosi da sfruttare i tentacoli che hanno conferito al panino un aspetto in linea col tema. Ottima alternativa, restando sempre in tema horror, è il polpo alla piastra!
Pensateci e fatemi sapere
😉
RICETTA PER 4 PANINI AL NERO DI SEPPIA
- 240 gr farina tipo 1 varietà Risciola
- 100 gr farina manitoba
- 4 gr lievito di birra fresco
- 135 ml latte
- 70 ml acqua
- 8 gr nero di seppia
- 20 ml olio d’oliva
- 10 gr di zucchero semolato
- 1 cucchiaino raso di sale macinato
- semi di sesamo q.b.
- 1 albume
RICETTA PER 4 FISH-BURGER DI SEPPIA
- 2 seppie pulite
- 1 patata grande
- sale macinato q.b.
- pepe bianco a scelta
PER COMPLETARE IL PANINO
- Scarola riccia q.b.
- patate viola q.b.
- salsa alla barbabietola senza uova (ricetta qui)
PROCEDIMENTO
Realizzate i panini.
Mescolate metà quantità di latte con l’acqua, lasciate intiepidire leggermente su fiamma dolce, quindi togliete dal fuoco e fate sciogliere all’interno il lievito di birra con lo zucchero. Nella restante parte di latte a temperatura ambiente aggiungete il nero di seppia e mescolate.
Nella planetaria – con la frusta a gancio inserita (o a mano) – , unite le due farine, dategli una leggera mescolata, quindi unite a filo il latte col lievito, successivamente il latte col nero di seppia.
Quando i liquidi si saranno del tutto assorbiti, e l’impasto si stacca dalle pareti, aggiungete l’olio in due tempi (quindi prima una metà, fate assorbire, poi aggiungete la seconda metà). A questo punto unite anche il sale e lasciate incordare l’impasto.
Una volta pronto, versatelo su un piano da lavoro, fategli due pieghe, pirlatelo, e poggiatelo in una ciotola leggermente oleata sul fondo (1). Chiudete la ciotola con un coperchio (o pellicola) e riponetela in frigo tutta la notte.
Al mattino, tirate la ciotola dal frigo e lasciatela 45 minuti a temperatura ambiente prima di aprirla, dopodiché prendete l’impasto, dategli un altro giro di pieghe, poi pirlatura e di nuovo nel recipiente.
Ponete la ciotola in forno spento con lucina accesa e lasciate lievitare l’impasto fino al raddoppio (2).
Quando l’impasto sarà lievitato, dividetelo in 4 palline dal peso uguale, poggiatele sulla teglia con carta da forno e riponete il tutto a lievitare ancora un’ora circa (3). Dopodichè, toglieteli dal forno, preriscaldatelo a 190° statico, spennellate la superficie di ciascun panino con dell’albume, aggiungete i semi di sesamo (4) e fateli cuocere per 18 minuti circa.
Una volta cotti, lasciateli freddare su una griglia fuori dal forno.
Per i fish-burger:
Lessate la patata con tuta a buccia. Quando i rembi di una forchetta affonderanno agilmente nella polpa, raggiungendo il cuore della patata, questa sarà pronta. Sbucciatela subito e passatela allo schiacciapatate, e mettetela da parte a freddare.
Munitevi di un frullatore e versatevi all’interno le seppie pulite (tranne i tentacoli!), un pizzico di sale, e frullate con la modalità ad intermittenza: le seppie dovranno sminuzzarsi senza diventare una poltiglia unica (5).
A questo punto versate le seppie e le patate in una ciotola, mescolate con un cucchiaio e, con l’aiuto di un ring coppapasta, ricavate quattro burger (6)
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Riponete i burger in frigo per almeno mezz’ora, o fin quando non dovrete adoperarli.
Al momento di cuocerli munitevi di padella antiaderente, versate un goccio d’olio d’oliva, e fate cuocere i burger (ed i tentacoli) pochi minuti per lato, fin quando la superficie degli stessi non assumerà la tipica crosticina da cottura.
Ora dedicatevi al condimento.
Realizzate la salsa alla barbabietole senza uova (qui per la ricetta).
Sciacquate ed asciugate la scarola riccia in quantita bastante.
Sbucciate ed affettate le patate (meglio se viola, renderanno il vostro panino ancor più fedele al tema). Mettetele in un recipiente con acqua fredda (procedimento che garantirà la croccantezza), quindi asciugatele bene con uno scottex e friggetele in olio di semi.
Non vi resta che assemblare il vostro panino!
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